Viaggio gastronomico a Roma: dalle case borghesi alle dimore popolari

Trippa

Il cibo in Italia ed in particolar modo a Roma è stato sempre testimonianza e conseguenza di un passato e una tradizione. La maggior parte dei piatti e delle ricette non si limitano semplicemente ad essere tali, essi ci raccontano una storia di popolazioni e periodi storici che sono fortemente legati alle nostre origini. 

A casa della ricca borghesia 

La ricca borghesia romana dell’antichità era solita consumare pasti sontuosi e ricchi di prelibatezze. I loro banchetti erano vere e proprie cerimonie, spesso accompagnate da intrattenimenti come musica e danze. I nobili romani godevano di una grande varietà di cibi, tra cui carne pregiata, pesce fresco, frutta esotica e prelibatezze provenienti da tutte le parti dell’Impero. Le portate principali consistevano in carne o pesce: aragoste, ostriche, pollo, lepre, vitello o maiale. Il consumo di insaccati era enorme ed apprezzata era la carne di volatili, da cortile e da voliera.

La Faraona alla Cardinalizia: capolavoro rinascimentale della cucina romana

L’aristocrazia romana e il clero all’epoca rappresentavano la parte più ricca e importante della popolazione e quindi un certo tipo di cucina era destinato a una ristretta cerchia di persone. Da queste esigenze nascono piatti come la Faraona alla Cardinalizia. Si tratta di una ricetta rinascimentale molto lunga e complessa composta da una base aromatica di sedano, carote, cipolle, porro e scalogno che conferisce profondità al gusto, mentre carni di maiale, vitello e pollame marinano per 24 ore in un mix di aromi, vino rosso, aceto e liquore di pere o mele. Il ripieno, ricco di castagne tostate, albicocche, prugne secche, pistacchi e parmigiano, esalta i sapori delle carni, cui si aggiungono elementi come foie gras, lardo bianco, prosciutto crudo e guanciale. Una crema di senape e miele avvolge tutto, mentre melograno, pizzutello, ribes e arance aggiungono freschezza. Le ossa tostate al forno creano una salsa di accompagnamento che esalta i sapori di questo capolavoro culinario.

Tradizioni culinarie popolari

Al contrario quindi, tutto ciò che era considerato “scarto” per l’illustre borghesia, come le famose “frattaglie”, diventava pane quotidiano per i più poveri. Questo però non vuol dire che non sapessero esaltare al meglio il gusto delle materie prime che riuscivano a reperire. Tutti conosciamo i principali primi della tradizione romana come carbonara, amatriciana e gricia ma in un pasto tradizionale romano che si rispetti, i secondi della tradizione popolare ne fanno da padrone.

Tradizioni culinarie popolari che puoi trovare nel nostro menù:

Trippa alla Romana

Punto cardine di una cucina povera, considerata all’epoca il “quinto quarto” ossia lo scarto dato che i quarti migliori erano destinati alla borghesia.  Attualmente, la trippa alla romana costituisce un pilastro della cucina tradizionale romana, e la sua preparazione richiede l’uso di ingredienti distintivi come la passata di pomodoro, la mentuccia fresca e una generosa spruzzata di pecorino romano grattugiato. Questa ricetta è tanto celebre quanto amata, e ha trovato apprezzamento anche tra personaggi di spicco, tra cui la carismatica Sora Lella. 

Saltimbocca alla Romana

Si dice che il Saltimbocca alla Romana sia nato come piatto tipico della cucina dei fori romani, preparato per i lavoratori e i mercanti che frequentavano la zona. Probabilmente, come allude il suo nome “saltare in bocca”, erano consumati facilmente da persone che volevano nutrirsi con gusto e in maniera veloce. La ricetta tradizionale del Saltimbocca alla Romana prevede sottili fettine di vitello avvolte con una foglia di salvia e una fetta di prosciutto crudo, tenute insieme da uno stecchino e infarinate. Successivamente, vengono rosolate in padella con burro e olio d’oliva e sfumate con del vino bianco.

Carciofo alla Romana

Il Carciofo alla Romana è un piatto tradizionale della cucina romana, noto per la sua semplicità e il suo sapore unico. Questa ricetta è un’icona della gastronomia romana e ha radici antiche che risalgono a secoli fa. Per preparare il Carciofo alla Romana, si utilizza un carciofo fresco e giovane, che viene pulito e privato delle foglie esterne più dure. Successivamente, il cuore del carciofo viene riempito con un mix di prezzemolo tritato, aglio, mentuccia, pepe nero e pangrattato, arricchito con olio d’oliva extravergine. Una volta preparati, i carciofi vengono cotti al vapore o bolliti fino a quando non diventano morbidi. La bellezza del Carciofo alla Romana sta nel suo essere versatile infatti può essere gustato come antipasto, contorno o anche come piatto principale leggero.

Un patrimonio culinario da preservare e celebrare

La cucina romana è molto più di una semplice esperienza culinaria; è un viaggio attraverso la storia, la cultura e le tradizioni di una delle città più affascinanti del mondo. Dall’antica Roma ai giorni nostri, i piatti romani hanno mantenuto intatto il loro fascino e il loro appeal, continuando a conquistare il palato di chiunque si avventuri nei vicoli e nelle piazze della città eterna. Che tu stia gustando una carbonara tradizionale o una reinterpretazione moderna di un classico, ogni morso è un omaggio alla ricchezza e alla diversità della cucina romana, un patrimonio culinario da preservare e celebrare per le generazioni a venire.

Quindi, quando sarai a Roma, assicurati di immergerti completamente nell’esperienza gastronomica, scoprendo i sapori autentici che hanno reso famosa questa città nel corso dei secoli.

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